Carissimi amici della Uisp benvenuti al 12mo congresso della Uisp Sardegna. Con noi il presidente di questo Congresso che ha gestito tutta la parte istituzionale e politica dell'Associazione e ci ha portato ad eleggere la nuova governance pe ril prosismo quadriennio. Un dirigente di grandissima esperienza e spessore al quale chiediamo una sintesi di quello che è avvenuto oggi.
È stato un bel congresso, abbiamo avuto una partecipazione esterna, tanti saluti che ci sono arrivati da persone delle istituzioni e questo sicuramente denota lo spessore della nostra organizzazione. Poi abbiamo sentito le relazioni del presidente uscente, ma anche di colei che si è candidata e poi è stata riconfermata, parlo di Maria Pina Casula e di Loredana Barra. Gli interventi sono stati importanti, sono arrivati da più direzioni e hanno rappresentato in maniera forte quelle che sono le esigenze per il prossimo futuro della nostra organizzazione.
Quattro anni trascorsi nell'ultimo Consiglio Direttivo, come ci vuoi sintetizzare le cose buone che sono venute in un consiglio direttivo che ha dovuto affrontare il post-pandemia?
Ci sono state molte cose difficili, ma al di là delle contingenze, il gruppo direttivo del regionale ha saputo farsi carico di quelle che erano le cose senza timore e senza panico, proprio nel senso che ha affrontato le cose per quello che erano e ha provato, ed è riuscito, a impattare rispetto alla negatività legata al minor numero di tessere per 2 anni consecutivi, il che significava avere minori contatti con quella che era la realtà dell'isola. Però i progetti sono stati seguiti, le persone che in qualche modo non potevano più essere all'interno della UISP (per via della pandemia, ndr), per cui non si sono neppure tesserate, sono tornate e sono tornate più numerose di prima. Questo significa che in qualche modo il nostro messaggio è stato percepito, è stato interiorizzato e viene comunque ancora ripetuto a sé stesso.
Giovanni, dall'alto della tua esperienza e del tuo lungo vissuto in questa Associazione, i prossimi 4 anni, e anche più di 4 anni, saranno difficili perché c'è una transizione in atto. Tu, non tanto come dirigente della UISP, ma come persona di sport, come dirigente di sport, perché hai praticato sport e lo pratichi da tantissimo tempo, come intravedi questo futuro?
Da questo punto di vista vado a drti che questo Consiglio Direttivo è il più vecchio che la Uisp ha mai nominato, l'età media di questo consiglio è sicuramente più alta. Non ne ho certezza perché non ho fatto i conti, ma credo sia così. E questo può essere positivo e negativo: positivo se vogliamo fare riferimento alla possibilità che queste persone riescano a mantenere un punto di equilibrio, può essere negativo se, come tutte le persone che superano una certa età, gli irrigidimenti possono essere consequenziali. E siccome, nel tempo, si sono viste delle forme di irrigidimento, anche questa è uno degli elementi che può essere da valutare e da valutare in maniera critica.
Grazie Giovanni del tuo intervento, e in bocca al lupo per tutto quello che farai in futuro.
Grazie a te.
[Da Oristano, Pietro Casu, Responsabile Comunicazione Stampa di UISP Sardegna APS]